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Il Pro14 diventa United Rugby Championship, inizia la strategia di CVC

Immagine del redattore: Rugby Business ItaliaRugby Business Italia

L'organismo di gestione del Pro14 ha annunciato di aver stretto un accordo con quattro club sudafricani per l'inizio di una nuova competizione che sarà denominata: "United Rugby Championship - URC.


La URC inizierà il 24-26 settembre quando Sharks, Stormers, Lions e Bulls si uniranno ai club europei, dell'attuale Pro14, per creare un campionato a 16 squadre. Il Pro14 Rugby a settembre aveva dichiarato di essere in "avanzate discussioni" con SA Rugby per accogliere le franchigie sudafricane nella lega.


Il Pro14 è tornato ad agosto con solo le 12 squadre europee in azione, con i Kings e la squadra sudafricana dei Cheetahs impossibilitati a giocare a causa delle restrizioni di viaggio imposte dal Covid-19. Il Pro14, conosciuto come Pro12 fino al 2017, aveva già visto l'ingresso delle franchigie sud africane dei Kings e dei Cheetahs, ampliando la portata internazionale della competizione che, in precedenza, aveva visto coinvolti solo club di Irlanda, Italia, Scozia e Galles.


L'accordo odierno creerà un percorso per SA Rugby per diventare azionista a pieno titolo del Pro Rugby Championship - PRC DAC - insieme ai sindacati celtici e italiani. Commentando la notizia, Martin Anayi, amministratore delegato di URC, ha dichiarato: "I nostri fan hanno sempre chiesto di più al nostro campionato e ora lo stiamo portando a nuovi livelli."


“Lo United Rugby Championship vedrà i vincitori della Coppa del Mondo, le icone del Guinness Six Nations, il Rugby Championship e le star del British & Irish Lions tour aumentare la qualità in un nuovo entusiasmante formato di rugby."


“Fin dalle origini della Celtic League nel 2001, la visione è stata quella di innovare ed evolvere per creare una competizione avvincente capace di stimolare i nostri giocatori e le nostre squadre a dare il meglio ogni singola settimana. Il loro potenziale non è mai stato in dubbio e ora possiamo fornire loro una nuova arena per esprimersi al meglio."


“La creazione dello United Rugby Championship comincerà a rimodellare il mondo del rugby per club. Stiamo creando un campionato che abbraccia e celebra l'internazionalità con un format moderno al passo con i tempi."


"L'arrivo delle squadre d'élite del Sudafrica e la rimozione della concomitanza con le partite internazionali, renderanno il nostro campionato più forte su tutta la linea. Vedremo eroi affrontare eroi ogni settimana in luoghi iconici, per creare uno spettacolo che non avrà eguali nel mondo del rugby per club."


“Ora abbiamo uno scopo e un'identità chiari per tutti coloro che sono associati alla nostra lega. Abbiamo ascoltato e abbiamo risposto alla sfida lanciata dai nostri club per portare questa competizione al livello successivo sia dentro che fuori dal campo”.


IL RUOLO DI CVC

I cambiamenti annunciati oggi segnano la prima indicazione significativa dell'influenza del nuovo stakeholder di Pro14, CVC Capital Partners. Nel maggio 2020, la società di private equity ha completato l'acquisizione di una quota del 28% nel Pro14 dall'ente organizzatore della lega Celtic Rugby DAC.


Si dice che l'investimento di CVC sia valso 120 milioni di sterline (139,5 milioni di euro / 169,4 milioni di dollari), con le federazioni di Irlanda, Scozia, Galles e Italia che mantengono la quota di maggioranza del 72% nel Pro14. Insieme al rebranding in URC, la nuova lega sta lavorando per garantire nuovi accordi per i diritti di trasmissione televisiva, in tempo per l'inizio della stagione 2021-22 a settembre.


Il quotidiano Financial Times - FT - ha affermato che sono in atto, intense trattative con le emittenti di servizio pubblico BBC e RTÉ rispettivamente nel Regno Unito e in Irlanda, nonché con l'emittente televisiva a pagamento SuperSport in Sud Africa. Il FT ha affermato che questi accordi di trasmissione contribuiranno ad aumentare i ricavi annuali della competizione a 55 milioni di sterline, rispetto ai 25 milioni di sterline dell'anno scorso.


Mentre i Kings e i Cheetahs hanno lasciato il Pro14, l'influenza sudafricana spinge la competizione verso nuovi livelli, con Bulls, Lions, Sharks e Stormers che sono entrati in un nuovo torneo già da quest'anno, la Rainbow Cup con le 12 squadre del Pro14 rimanenti. La prima edizione della Rainbow Cup si concluderà sabato con una finale tra Benetton e Bulls, in scena allo Stadio Comunale di Monigo, a Treviso.



La nuova URC ha presentato anche un formato rinnovato. L'URC si svolgerà con una prima fase a girone unico, anche se le sfide saranno programmate secondo un modello simile alle league americane, suddiviso in pool. Seguirà poi una fase a eliminazione diretta, tra le prime otto squadre meglio classificate, le quali gareggeranno per raggiungere il titolo attraverso una formula a eliminazione diretta. La stagione regolare dell'URC si svolgerà in 18 giornate con ogni squadra coinvolta in sei partite in casa e in trasferta, contro i loro avversari della pool regionale, più 12 partite in casa o in trasferta contro le restanti squadre del campionato.


Le 16 squadre saranno divise in quattro gironi, irlandese, gallese e sudafricano, più un girone combinato italiano e scozzese. Dopo 18 turni, le prime otto squadre della classifica si qualificheranno per i play-off. A seconda della posizione nella classifica delle rispettive pool, i club avranno una graduatoria con alcune teste di serie e riceveranno il vantaggio di ospitare la sfida a eliminazione diretta in casa.


Si partirà dai di quarti di finale, semifinali per poi arrivare ad avere due squadre che si qualificheranno per la Grand Final. Un totale di otto squadre dell'URC si qualificheranno per la Champions Cup della stagione successiva, con il resto delle squadre qualificate per la Challenge Cup.


L'URC ha comunicato che, in base alla finalizzazione dei termini contrattuali con l'European Professional Club Rugby, le squadre sudafricane potranno qualificarsi per la Champions Cup dalla stagione 2022-23, se raggiungeranno i primi posti nella URC della stagione precedente.


La nuova lega è soggetta all'approvazione del World Rugby Council, con l'amministratore delegato di SA Rugby Jurie Roux che afferma: “Il rugby sudafricano ha immaginato per molti anni un futuro allineato con il rugby dell'emisfero settentrionale e questo annuncio segna l'inizio di quella visione."


“Le nostre squadre si sfideranno contro i club più importanti di quattro nazioni, intrise di tradizione e folklore del rugby. Lo faranno senza dover attraversare fusi orari o acclimatarsi mentre il 100% delle partite prenderà il via in prima serata sudafricana."


“Questo è un momento spartiacque nella storia del rugby sudafricano, aprendo nuove porte, annunciando una nuova ed entusiasmante era per il nostro sport”.



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